di Manuela Curioni
Una settimana fa concludevo il Sentiero del Brigante, un cammino nel cuore dell’Aspromonte fino alle Serre calabre.
Turismo esperienziale lo chiamano da quelle parti, a significare che l’aspetto sportivo è solo una goccia nel mare di tutto ciò che il territorio può offrire in termini di natura, storia e accoglienza.
Di questa esperienza mi porterò nel cuore l’eco delle risate dei miei compagni di viaggio e i silenzi degli alberi di un bosco infinito, ammantati di tali muschi, nebbie e tappeti di felci da illudermi più volte di camminare nel Baltico, mentre mi trovavo invece nella parte più sconosciuta del Sud Europa.